Storia e applicazioni

La stimolazione controllata dei tessuti, iniziò circa 25 anni fa in alcuni dipartimenti ortopedici mediante segnali elettromagnetici (EM) di intensità bassa che non provocarono un effetto di calore direttamente sulla superficie trattata, ma accelerarono con efficacia la rigenerazione del tessuto osseo leso. 
Oggi, anche nel campo della terapia del dolore, è dimostrata la validità del trattamento tramite segnali magnetici bassi. 
In questo i medici e gli scienziati ne attestano il riferimento. Con segnali molto bassi di EM è possibile intervenire anche sulle malattie di tono morboso (distonia vegetativa) derivante dalla continua sollecitazione del sistema nervoso che provoca insufficienza circolatoria e molti altri stati di malessere.

 

Il metodo terapeutico, che si occupa della riabilitazione di tutto l’organismo, è chiamato Biorisonanza (BRT). Tramite la tecnica delle telecomunicazioni, otteniamo con l’aiuto della risonanza l’effetto biologico quando, tra il segnale terapeutico e l’unità trattata dell’organismo viene a crearsi la risonanza. In assenza di tale processo, il segnale terapeutico rimane inosservato per l’organismo non fornendo risposta al trattamento (in questo caso non sono comunque presenti effetti collaterali). 
Fenomeni di sincronizzazione garantiscono la capacità di funzionamento dell’organismo agevolando l’interazione con l’ambiente esterno. Le applicazioni basate su risonanza biologica cercano di armonizzare questi processi di sincronizzazione, così da aiutare a realizzare un ottimo potenziale. Il livello del nostro potenziale dipende sempre dallo stato di questi processi di sincronizzazione, la nostra capacità d’auto-rigenerazione determina la velocità dei processi d’invecchiamento.

I tradizionali metodi terapeutici elettrici, che usiamo anche nella fisioterapia, mirano soltanto al movimento dei muscoli tramite segnali artificiali e allo stimolo locale della circolazione. Non si è riusciti ad ottenere quindi, cambiamenti intesi come miglioramenti specifici nel metabolismo, ma di fatto solo buoni risultati nella riabilitazione e nell’analgesia.